Il radon è un gas di origine naturale incolore e inodore, prodotto dal decadimento radioattivo dell’uranio che è naturalmente contenuto nelle rocce e nel terreno della crosta terrestre e nell’acqua.

Questo gas si diffonde dal terreno all’interno delle abitazioni e dei luoghi di lavoro attraverso spazi vuoti, pozzetti di ispezione e intercapedini e può emergere dalla pavimentazione, anche se questa è integra e priva di crepe. Ciò avviene perché le dimensioni del gas sono infinitamente più piccole rispetto alla struttura molecolare del calcestruzzo e, in quanto gas, cerca di raggiungere un equilibrio con la concentrazione presente nel suolo sottostante.

Le fonti di inquinamento Radon

Le principali fonti di inquinamento all’interno degli ambienti confinati sono

IL SUOLO

Il Radon prodotto nel suolo è in grado di diffondersi fino ad arrivare in superficie. Un terreno ghiaioso o ricco di fessurazioni consentirà al gas di muoversi con facilità attraverso gli strati rocciosi, mentre gli strati argillosi ricchi di acqua presenteranno una certa resistenza al suo passaggio

i materiali da costruzione

I materiali da costruzione solitamente rappresentano una fonte di radon indoor di secondaria importanza rispetto al suolo; tuttavia in alcuni casi possono essere la causa principale. Alcune rocce come graniti e porfidi, spesso usati in edilizia e alcuni materiali da costruzione tipici italiani, come il tufo e la pozzolana, contengono infatti un alto tenore di uranio, progenitore del radon

l’acqua

La fonte principale del Radon nelle abitazioni sono le fondamenta della costruzione. Il gas si propaga dall’interno della terra attraverso la roccia e il terreno fino alla superficie

Le azioni di mitigazione

Le azioni per la riduzione della concentrazione di radon all’interno degli edifici, dette anche “azioni di mitigazione” o “azioni di risanamento”, sono finalizzate principalmente a ridurne l’ingresso proveniente dal suolo sottostante all’edificio e consistono in interventi specifici per diminuirne la concentrazione.